L’informazione on line e il web 2.0 ecco il live blogging
Siete pronti noi quasi, senigallia 2.0 è giunta al secondo atto: l’informazione on line e il web 2.0. Se state per andare a sentire Giulietti ripensateci, Popinga lo pubblicherà con un podcast.
Nell’attesa dell’inizio Style council shout to the top.
Parte Michele Pinto di Vivere Senigallia, Senigallia è un caso anomalo, sono pochissime le testate on line che parlano di una sola città. L’importanza dei commenti, una ricchezza per il suo giornale.
Luca Caccacci di 60019.it: rientra tra le aziende che fanno altro ma pubblica notizie on line:” volevamo dare la posta a tutti, poi grazie all’incontro con Michele abbiamo deciso di pubblicare le notizie on line.
Adesso pubblichiamo le notizie in tempo reale ed abbiamo visto che questo fa si che la gente torna diverse volte a leggere gli aggiornamenti.
Ultimamente ho aperto un gruppo anche su facebook, secondo me funziona”.
Michele Pinto parla della possibilità di fare un login unico per i commenti.
Torcoletti parla di privacy rispetto al login, perchè dovrebbe esserci sempre un https come tutela per gli utenti.
Maria Teresa Bianciardi viene sollecitata sui giornali on line: il nostro ha fatto alcune scelte, pubblicazione solo dopo le 14. Non viene aggiornato continuamente, dice che abitualmente legge i giornali locali on line, è contenta di lavorare in una città così viva. Ritiene però che la differenza con i giornali on line sia quella dell’approfondimento, che non avviene per i giornali on line, che forse non hanno ancora una redazione strutturata.
Ecco Vincenzo Varagona, analizza la tendenza dell’informazione a parcellizzarsi, ad aprirsi sul locale.
Parla di formazione degli addetti ai lavori, di professionalità, di quale cultura digitale sta venendo avanti, di facebook e di televisione.
Occorre considerare tutto questo come uno strumento, anche facebook può essere cazzeggio o usato per conoscere molte persone.
La crescita passa attraverso un equilibrio e anche internet può implodere, può usurarsi.
Equilibrio delle forme di comunicazione degli strumenti utilizzati.
Michele Pinto e Facebook: non mi piace è uno strumento chiuso, ti arriva addosso, di tutto di più.
Un giornalista vero deve saper utilizzare tutti gli strumenti, la crossmedialità è il futuro.
Michele chiede a Vincenzo Varagona perchè non inseriscono nella rassegna stampa del mattino i quotidiani on line.
Vincenzo raccoglie il suggerimento, spiega che nel tg del mattino devono ripetere le notizie per necessità di arrivare a tutti quelli che si alzano in orari diversi.
Preferisce la radio dove c’è anche meno pressione politica, anzi dice che non c’è per niente.
Maria Teresa Bianciardi: sulla sollecitazione di Michele Pinto, dobbiamo essere capaci di fare tutto ma gli editori possono facilmente dire che da adesso tutti fanno tutti ma ci vuole formazione, ci vuole una strutturazione, anche i giornalisti on line dovrebbero poter avere contratti e formazione.
Giulia Mancinelli, sulla sua esperienza tra giornali e informazione on line, il professionismo non dipende da un pezzo di carta, e l’interazione con il lettore è importante.
Il cartaceo ha un diverso rapporto con il lettore, qual’è l’etica: pubblicare un comunicato così come viene o con un commento in cima o in fondo?
Bianciardi: cerco di valutare leggendo quello che succede sui siti on line la sera e la mattina per capire cosa i lettori preferiscono. Non faccio firmare i comunicati stampa ai miei collaboratori.
Anna Torcoletti ci introduce ai blog, all’informazione partecipata, alla moltiplicazione dell’informazione, al microblogging, l’utilizzo dei feed rss.
L’utilizzo dei feed rss permette di selezionare quello che gli interessa.
Andrea Scaloni:L’utilizzo del numero dei lettori è uno sbaglio su vivere senigallia, la redazione deve assumersi la responsabilità di attribuire l’importanza della notizia.
Di Capua vorrebbe una partecipazione diretta al giornale on line contribuendo anche economicamente, come se fosse una proprietà diffusa.
Paolo Rincolvati: ci dice che è sconvolto dalla chiusura di mezzanotte di vivere senigallia, la stampa cittadina è pigra, non si pone curiosità,l’inchiesta, gli approfondimenti. Chiede lumi sulle pressioni politiche descritte da Varagona.
Varagona spiega che: il telegiornale è monitorato dall’Osservatorio di Pavia, se non ci fossero interviste, non ci sarebbero problemi, ma se lo facciamo dobbiamo misurare bene gli equilibri. Le istituzioni vengono considerate forze politiche e devono essere riequilibrate. Così però muore il giornalismo.
Luca Ceccacci interviene sulla pigrizia: il nostro è un problema di redazione, se qualcuno esce non si pubblicano notizie. Cerchiamo di fare approfondimento con i link di qualche blogger, per cercare di fare una cosa partecipata e approfondita.
La Bianciardi ricorda l’esperienza con La Piaga di Velluto, e ribadisce che sulle notizie importanti ci sono approfondimenti, come quella del parco della Cesanella.
Michele Pinto sottolinea che di 45 giornali locali tutti danno ragione a Andrea Scaloni ma a lui vivere senigallia piace così.
Interviene l’Assessore Ceresoni con il suo punto di vista sulla rete e su cosa significa il progetto di senigallia 2.0, si riferisce al pericolo del pensiero unico, dell’interesse di poter dare voce a tutti, che nella rete è possibile.
Esiste anche un problema di mediocrità della rete, così come per la televisione assistiamo a programmi demenziali.
Rivela il suo profondo disagio per la rete, tempo fa ancora leggeva i commenti, e una notte leggendo un commento e ritenendosi un dialogante, rimase sconcertato da un commento se non violento comunque al di fuori di ogni dialogo.
Sottolinea come oggi i quotidiani locali si sforzino di trovare le notizie mentre prima pubblicavano i comunicati stampa.
Michele Pinto crede che sia sbagliato non leggere i commenti, ritiene importante che i politici rispondano ai commenti.
Francesco “Gaspatcho” Gasparetti crede che l’Amministrazione Comunale dovrebbe utilizzare i blog per essere più trasparente con i cittadini, uno spazio da sfruttare per l’Amministrazione.
Si chiude con l’appuntamento al 27 e 28 marzo.
Fare live blogging è faticoso, chi commenta può aggiungere tutto quello che è saltato in questa interessante serata,ciao a tutti.
Mattia Lepri Berluti 23:55 il 12 marzo 2009 Permalink
La butto lì: che ne pensate di far vedere queste conferenze in streaming da casa, con la possibilità di intervenire attraverso una chat? Luca Conti ne dovrebbe sapere qualcosa, dopo l’esperienza della diretta da Angeli di Rosora ormai mesi fa (Human Network Live Experience).. Dovrebbe essere molto interessante, se non altro a costo zero!
Andrea 08:07 il 13 marzo 2009 Permalink
ci proviamo ad attrezzarci per farlo grazie del suggerimento. ciao
Malih 16:08 il 13 marzo 2009 Permalink
Appunti sull’ incontro di ieri, ovvero liveblogging in differita.
Protagonisti del secondo appuntamento di Senigallia 2.0 sono stati i commenti e quindi, anche se non presenti in sala, i commentatori. Spesso infatti nei vari interventi che si sono susseguiti i relatori ne hanno sottolineato l’importanza sollevando anche dubbi sull’opporunità o meno di intervenire sui commenti per moderare o cnsurare. .
Un altro punto in comune dei vari interventi è stato quello del ruolo dei comunicati stampa nei giornali on line.
I commenti per l’informazione 2.0 è la cartina di tornasole della loro vivacità, della loro capacità di coinvolgere il lettore e di farlo sentire protagonista.
Mentre l’eccesso dei comunicati stampa denota , da parte delle redazione dei giornali on line, una scarsa dimestichezza con la professione del giornalista, una tendenza al tirare a campare che nell’insieme finiscono per allontanare il lettore verso altre testate.
La Biancialardi ha fatto una garbata allusione alla scarsa dimestichezza che i giornalisti del web hanno con il giornalismo d’inchiesta e all’eccesivo uso che fanno dei comunicati stampa.
Michele pinto altrettanto garbatamente ha ribattutto che che le redazioni o line non hanno dietro delle strutture consolidate e i mezzi dei maggiori quotidiani.
60019 ha spiegato somiglianze e ciò che lo ditingue dal suo diretto concorrente viveresenigallia.
Ceresoni ha spiegato come da politico segua con attenzione ciò che succede nella blogosfera, e in particolare ha riferito di un commento ingiuroso nei suoi confronti che lo ha profondamente colpito ed allontanato definivamente dalla lettura dei commenti. Ha inoltre auspicato, nel riportare le notizie, una netta demarcazione fra i fatti e le opinioni.
Andrea garbin, l’ideatore dell’evento, ha coordinato il tutto con spigliatezza ed equilibrio.
Ricco di spunti di riflessione l’intervento del giornalista di Rai 3, Vincenzo Maragola, che si è soffermato sugli aspetti relaziolali del web ( social network ecc) . Un uso consapevole e maturo del web, dove la comunicazione virtuale non debba affatto sostituirsi alle relazioni interpersonali. Contro il rischio di alienazione sociale che paradossalmente è insito nelle nuove forme di comunicazione, la ricetta del giornalista è “umanesimo digitale”.
Soprattutto quel che è emerso chiaramente dalla serata è il ruolo da protagonista svolto nell’informazione locale dalla Piaga di Velluto è del suo autore Paolo, che, neanche a dirlo, anche questa volta ha colto la palla al balzo per pontificare su tutto l’edificato e l’edificabile.
quilly 05:04 il 14 marzo 2009 Permalink
Due parole sull’incontro di ieri sera.
Tante belle parole. Bellissime storie. Scambio di convenevoli.
Però traspariva il fatto che la stampa tradizionale è un tantino insofferente verso i blog e la blogsfera e ancor di più verso i portali online.
Certo chi ha un blog come me non ha alcun tipo di qualifica e non può essere parificato ad un giornalista di un giornale cartaceo, ma è pur vero che chi ha un blog non lo fa con scopi di lucro quasi mai ed è spinto da passione e voglia di comunicare le sue idee e le sue opinioni.
Riguardo alla regolamentazione sindacale sono daccordo con la Bianciardi ed è l’unico punto che ci accomuna.
Sono dell’idea che i blog siano un grande strumento di libertà, anche se ora persino il semidio Obama li attacca.
Il caso senigalliese è emblematico.
Ci sono decine di blog, più o meno “impegnati” ma molto spesso e questo mi vuole dirlo se uno vuol conoscere la “verità” dei fatti deve leggere i blog, non perchè i giornali non scrivano la verità ma perchè a volte certi fatti non li trattano proprio.
Riguardo alla “qualità” di stampa cartacea e portali online, ha detto tutto Paolo.
Se uno è sospinto da passione civica e voglia di indagare, nonchè da amore per il suo lavoro il tempo per confezionare un prodotto qualitativo lo trova.
Altrimenti si fa il sito o la pagina piena di comunicati copiati e incollati, oppure si piazza un bel titolo a sensazione seguito da un articolo scialbo e scontato e lo spazio è riempito.
Purtroppo l’informazione non è solo riempire spazi.
Bisogna essere molto Bastard Inside e non aver paura di dar fastidio ai “poteri forti”.
Certo è più facile picchiettare sul pc o farsi un aperitivo in un bar alla moda che prendere la fettuccia e misurare le strade o prendere la bicicletta e fare foto alla Striscia di Gaza.
Però si deve fare una scelta a mio avviso.
Io sono convinto che i blog non tolgano una copia alle vendite del Corriere Adriatico, anzi secondo me incentivano le vendite.
Detto questo due parole anche su ciò che ha detto Simone Ceresoni.
Le sue parole sono state di sostegno ai blog (di circostanza) poi però sono partite alcune bordate concluse con “Non vorrei però che a volte le opinioni, perchè quelle che trovate sui blog sono opinioni, diventino fatti e la gente li acquisisca come fatti”.
Tutto questo è stato detto a proposito della questione Parco della Cesanella, post sulla Piaga di Velluto (http://lapiagadivelluto.splinder.com/post/19943447/Senigallia%2C+Cesanella%2C+pippone).
Bene sono andato a rileggermi l’articolo in questione e oltre le opinioni di Paolo che sono molto chiare, non ho trovato OPINIONI CAMUFFATE DA FATTI, ma solo NUMERI che sono INCONTROVERTIBILI FATTI.
Quindi io continuo a considerare i blog un inesauribile distributore di democrazia. Tanto più che sono uno strumento interattivo, ovvero se scrivo una cazzata hai tre possibilità.
Mi mandi una mail di rettifica.
Mi posti un commento di rettifica.
Nei casi più gravi mi quereli per diffamazione.
Questo è stato spesso fatto, anche sulla Piaga, su Quilly o su Popinga. Ma molto raramente. Forse allora è più corretto auspicare il fatto che i nostri amministratori inizino ad impadronirsi della rete e ad acquisire un po’più di dimestichezza col mezzo informatico.
Grazie!
quilly 05:09 il 14 marzo 2009 Permalink
Avevo promesso due parole e invece ho scritto “Guerra e Pace” e mi sono sfuggiti anche un paio di errori.
Mi sono dimenticato tra l’altro di fare i complimenti ad Andrea Garbin per il successo di questa ennesima serata e volevo sottolineare che gli interventi di Vincenzo Varagona sono stati secondo me molto interessanti ed esaustivi a proposito di rete e televisione e rete e radio e concordo con lui riguardo all efficacia della radio rispetto alla Tv.
Grazie ancora….
Andrea 23:49 il 14 marzo 2009 Permalink
Bene continuate a mandarci i vostri commenti anche più efficaci del mio live blogging che è una gran fatica, spero in qualche aiuto…..
Luca Conti 21:58 il 19 marzo 2009 Permalink
Mi fa molto piacere che l’incontro abbia avuto successo. Spero che il tema possa essere ripreso nei prossimi mesi, anche per tracciarne l’evoluzione.
Informagiovani Senigallia 12:10 il 20 marzo 2009 Permalink
Sicuramente ci proveremo ciao Luca
Malih 20:09 il 20 marzo 2009 Permalink
@ Andrea
gli errori ovviamente non erano voluti, e me ne scuso.
biancialardi però non è male!
Andrea 22:25 il 21 marzo 2009 Permalink
Era davvero carino Malih! ciao
Senigallia, la buona volontà non basta « Anna Torcoletti 20:35 il 28 marzo 2009 Permalink
[…] le 15 presenze contanto i relatori, appena più accennata era stata la partecipazione alla serata precedente che ha visto come protagonisti due rappresentanti di giornali on-line cittadini, di cui uno si è […]
Senigallia, la buona volontà non basta | Web 2.0 | Anna Torcoletti Blog (aka annatorc) 12:46 il 21 Maggio 2013 Permalink
[…] le 15 presenze contando i relatori, appena più accennata era stata la partecipazione alla serata precedente che ha visto come protagonisti due rappresentanti di giornali on-line cittadini, di cui uno si è […]